L’osteoartrite (OA) è una patologia a carattere degenerativo / infiammatorio ed andamento cronico che interessa le articolazioni e riduce notevolmente la qualità di vita di chi ne è affetto. Cani e gatti condividono tale condizione patologica, sebbene le manifestazioni cliniche che ne conseguono risultino molto diverse nelle due specie.
Mentre nel cane i sintomi sono chiari e più facili da rilevare, come zoppia e rigidità articolare, riluttanza al movimento e riduzione dell’attività fisica, difficoltà ad alzarsi, salire le scale e saltare, talvolta anche cambio di abitudini e/o comportamento, nei gatti spesso può essere una sfida riconoscere i segni clinici di dolore. In particolare, grazie alla loro normale flessibilità e fluidità nei movimenti, alla loro piccola taglia ed al ridotto peso, riescono a compensare molto bene le condizioni dolorifiche di natura muscoloscheletrica.
Nella maggior parte dei casi, infatti, i segni di dolore cronico da OA nella specie felina sono aspecifici e legati a piccoli cambi comportamentali, di cui solo il proprietario può accorgersi.
A differenza del cane, in cui la zoppia è uno dei segni clinici maggiormente evidenti, nel gatto è meno frequente il suo riscontro. In questa specie è più probabile notare un’alterazione della mobilità generale e soprattutto un cambio nel normale svolgimento delle attività routinarie.
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha focalizzato maggiormente l’attenzione sullo studio di questa patologia nel gatto, sia per identificarne le cause ed i meccanismi patogenetici sottostanti, sia per studiarne i sintomi ad essa legati.
I segni clinici e i cambi comportamentali descritti in relazione al dolore cronico da OA nel gatto sono i seguenti:
- Riduzione della mobilità in termini di fluidità nei normali movimenti, difficoltà ad alzarsi, rigidità dopo il riposo.
- Riduzione della capacità di svolgere attività tipiche della specie come giocare, cacciare, saltare. L’incapacità di saltare è stato visto essere uno dei segni maggiormente ascrivibili ad osteoartrite nel gatto. Soprattutto in ambiente domestico il gatto affetto può manifestare il pattern del salto in maniera differente rispetto alla norma: ad esempio, potrebbe raggiungere superfici sopraelevate non con un unico salto, bensì utilizzando superfici ad altezza intermedia per ridurre l’ampiezza e la spinta posteriore. Lo stesso pattern, in maniera inversa, si può manifestare per saltare giù dalle superfici elevate.
- Isolamento: riduzione nell’interazione con il proprietario ed/o altri animali conviventi.
- Depressione: perdita di interesse verso gli stimoli esterni.
- Irritazione e sensibilità al tatto: vocalizzazioni / lamenti / soffi quando accarezzato, maneggiato o anche semplicemente sfiorato, cambio di temperamento, soprattutto delineato da episodi di aggressività.
- Aumento o diminuzione del normale “self-care” (lambimento, consumo delle unghie): è possibile riscontrare alterazione del pelo, più grasso nel caso di riduzione del grooming o al contrario con zone di diradamento o alopecia nel caso di un eccessivo leccamento delle aree dolenti (anche questo ascrivibile a segni di iperestesia).
- Inappropriato uso della lettiera: possibile difficoltà nell’entrare o uscire dalla stessa, o inappropriata urinazione / defecazione in altre aree della casa.
- Alterazione dell’appetito.
- Improvvise vocalizzazioni e/o lambimento compulsivo in determinate regioni senza un apparente motivo: segni ascrivibili a riacutizzazioni e/o fenomeni di dolore acuto intenso e passeggero.
Sebbene i segni clinici sopra elencati possano essere contemporaneamente presenti, tutti o in parte, nel gatto con OA, è altresì vero che tali segni possono essere la manifestazione di condizioni dolorifiche di diversa natura e che la componente comportamentale potrebbe essere legata ad altri fattori.
Dal momento che dal veterinario il gatto non si sente libero di esprimersi come nel proprio ambiente domestico, il ruolo del proprietario nella valutazione del gatto con OA è essenziale nell’iter diagnostico, ancora di più che col cane. Un recente studio ha messo in evidenza che, tra i segni sopraelencati, quelli maggiormente significativi ed ascrivibili ad osteoartrite nel gatto risultano essere la capacità di saltare su o giù dalle superfici, la capacità di salire e scendere le scale, la capacità di movimento (soprattutto in corsa), la capacità di interazione con oggetti in movimento (es. giochi ecc). Quindi se il vostro gatto presenta in particolare questi atteggiamenti, ricordate di avvisare il vostro Medico Veterinario di fiducia, lo aiuterete tantissimo nella diagnosi.